Lo Psicologo nelle università: un supporto necessario

Uno Psicologo nelle università, a disposizione degli studenti, dovrebbe essere sempre presente e disponibile. Dimentichiamo per un attimo il covid19, il distanziamento, le lezioni online. Torniamo con la memoria al 2019, dove si prendevano mezzi pubblici affollati, si arrivava in facoltà dove si cercava di prendere il posto giusto a lezione – o uno qualsiasi, pur di non restare ore alzati – e poi un caffè, brutto, alla macchinetta; la ricerca dei posti in biblioteca, la scelta delle materie da preparare nella sessione più vicina; la sessione. E tutto questo, ha a che fare con l’ambiente universitario. Ma non tutto ruota attorno ad esso, ci sono anche problematiche personali che fanno capolino subito dopo che si esce dall’ateneo.
Forse non sembra, ma se sommiamo tutte queste situazioni, si ottiene un carico psicologico rilevante da sopportare. Noi di TeachCorner siamo spesso in contatto con la nostra community e le testimonianze degli studenti e dei Tutor, oggi – 2020 – come allora – 2019 – sono pressoché simili nel contenuto: lo stress emotivo e la soglia di sopportazione psicologica hanno raggiunto livelli molto alti.

La necessità di uno psicologo nelle università

Non serve neanche dirlo che gli effetti del Covid si sono diffusi in modo capillare nei vari strati sociali, culturali e lavorativi quasi come la malattia si è diffusa nel globo. Ma, volendo concentrarci solo sugli universitari, per loro questo tempo è un po’ come se fosse perso. Ad esempio, le matricole non hanno vissuto – e non lo faranno mai – il classico periodo in cui sei alle prese con i ritmi universitari, le nuove conoscenze, nuovi gruppi d’amici, sperimentare la movida nei dintorni dell’ateneo. Loro, così come gli studenti più navigati, hanno messo da parte questi comportamenti e ne hanno intrapresi di nuovi, come seguire le lezioni online, dare gli esami via web cam seguendo le direttive poste dal docente, affidarsi ad un gruppo Telegram o WhatsApp come mezzo per relazionarsi con i colleghi. Il tutto, quindi, si riconduce ad una notifica. Se c’è chi se la vive in modo abbastanza tranquillo e si destreggia bene anche con questo format, per altri non è affatto così.
Si fa strada, l’esigenza di uno psicologo dell’università, al quale appoggiarsi, con il quale fermarsi a riflettere nel qui e ora.

Gli aiuti degli atenei

Agli studenti, comincia a mancare anche la sveglia mattutina, fare colazione velocemente e prendere quel treno – ad un orario da denuncia e carico di persone – per raggiungere l’università. Ai ragazzi, manca preoccuparsi per problemi grandi quanto loro, non su quelli di scala globale. Un aiuto, hanno bisogno di questo. Noi di TeachCorner, da anni siamo a disposizione degli studenti, per ripetizioni online, per migliorare le proprie hard e soft skills, per far interagire uno studente junior con uno senior o già avviato nel mondo del lavoro. Ma non siamo, naturalmente, gli unici a tenere alla salute psicofisica degli studenti.

Molte università prevedono un supporto, in tal senso. Lo psicologo dell’Università, quella figura che abbiamo preso come simbolo nel corso dell’articolo, in molti atenei è una presenza che aiuta e sostiene gli studenti per un determinato ciclo di sedute. Hanno un servizio di Counselling alcuni degli Atenei con i quali siamo in stretta collaborazione, come l’Università degli Studi di Milano – Bicocca, l’Università degli Studi di Milano – La Statale, il Politecnico di Milano. Noi, loro, insieme, vogliamo essere lo psicologo dell’università che è presente, sempre, per aiutarvi in questo periodo così incredibilmente fuori da ogni logica.

Provare, per credere.