Capodanno e università: divertimento per gli universitari

Capodanno e università sono due parole che, prese singolarmente, non lasciano molto spazio all’immaginazione. Ma se le consideriamo come una cosa sola, capiamo che sono la fine e l’inizio di una condizione che, volente o dolente, bisogna accettare. Quindi, gli universitari devono prepararsi ad un altro anno accademico, ma perché non farlo in preda al divertimento?

Come festeggiare il nuovo anno?

Gli studenti universitari non sono tutti uguali, e chi ci segue sa bene che di questo ne abbiamo discusso ampiamente. Quindi, perché dovrebbero esserci dei modelli unici di divertimento?
Molti trascorreranno l’ultimo dell’anno insieme agli amici: musica, cibarie varie e una serata di giochi da tavolo a tema alcol, come il gioco dell’oca alcolico o drinkopoli.
Naturalmente diamo per scontato che beviate responsabilmente: il passo dal trascorrere una serata piacevole al finire al pronto soccorso è davvero breve. Perchè rovinarvi la festa?
Oppure, c’è sempre la serata in discoteca, basta solo un minimo di organizzazione e prenotare con largo anticipo. Instagram con tutti i meme su capodanno e università non vi hanno insegnato nulla? Fai come Ryan e Marissa di “The O.C.”: cogli l’occasione perfetta durante il veglione e scambia il bacio di mezzanotte con la persona che ti piace.
Altrimenti, se siete il tipo che ama trascorrere le festività in famiglia, nulla vi vieta di dare l’addio al vecchio anno e il benvenuto al nuovo in un contesto familiare.
Magari gli universitari fuori sede saranno felici di tornare a casa dai propri parenti, fare quelle interminabili tavolate cariche di cibo e divertimento e, perché no, tornare un po’ bambini, quando tutto appariva così distante come i fuochi d’artificio tipici dell’ultima dell’anno.
Oppure, gli universitari potrebbero aver scelto come meta di divertimento una delle città straniere vicine, come Praga e Londra. Visto che le ripetizioni di lingue straniere con TeachCorner sono servite?

Buoni propositi per Capodanno e università

A prescindere da come si decida di passare le ultime ore di questo 2019, ciò che accomuna un po’ tutti, universitari e non, è il "tirare le somme”.
Sessione invernale, natale, capodanno e università sono solo gli ultimi punti di una lista di cose che ci lasciamo dietro. Siamo riusciti a fare le cose che ci siamo ripromessi di fare nel 2019?
Per esempio: laurearsi, imparare a suonare uno strumento musicale, iniziare una nuova professione lavorativa o lasciarsi alle spalle una passata relazione amorosa, dimagrire, viaggiare…

Diciamo che questi buoni propositi sono un po’ degli stereotipi generalizzati, ma sono funzionali a far riflettere. Il cambiamento che ci aspettiamo dal 2020 non prenderà scorciatoie. Non lo troveremo sotto l’albero di natale, non scenderà dal cielo illuminato dai fuochi e di certo non lo porterà un’anziana signora a cavallo di una scopa.
Gandhi diceva: "Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo".
Se il concetto di mondo ti spaventa, ragiona in un’ottica più circoscritta. Sii il cambiamento che vuoi vedere allo specchio.
Cosa vuoi ottenere e realizzare puoi saperlo solo tu, non troverai da nessuna parte una mappa del tesoro con un percorso disegnato e una grande X sul punto di svolta della tua vita. Ma puoi decidere di provarci e di disegnare personalmente il percorso, di inserire sentieri e di cancellarne altri. Prova, rischia, rialzati e riprova. Altrimenti, prima di quanto credi, ti ritroverai a dicembre 2020, a tirare le somme di un anno che non ti ha dato ciò che avevi chiesto. Come un déjà-vu.