Erasmus: viaggiare e imparare lingue straniere

Le lingue straniere sono, ad oggi, una qualifica importante da possedere, nel mondo del lavoro e fuori. Restare nella propria comfort zone e rifiutare di evolvere è un grosso sbaglio. Un modo efficace per mettersi in gioco è viaggiare, in particolar modo andare in Erasmus.

Il progetto Erasmus prende il nome da Erasmo da Rotterdam, umanista e teologo olandese che viaggiò diversi anni in tutta Europa per comprenderne le differenti culture.
Non sempre i matti parlan da matti”, citando il noto studioso, pare dunque che non vi sia nome più appropriato per descrivere questo progetto.

Il primo passo è provare

L’Erasmus consente ad uno studente universitario europeo di studiare in un’università straniera per un periodo di studio legalmente riconosciuto dalla propria università.
Così facendo, non solo si ha l’opportunità di viaggiare, che è sempre e comunque consigliato, ma anche di studiare e approcciarsi a lingue straniere in un modo più pratico.
Lisbona, Valencia, Varsavia, Bristol : sono solo alcune delle destinazioni più ambite dagli studenti. Certo, riuscire a farvi accettare non è facile: burocrazia, colloquio preliminare, esami sostenuti. Non c’è una corsia preferenziale e bisogna impegnarsi, ma ne varrà la pena, garantito.

Allontanarsi dalla propria quotidianità pur restandone fedele, in un certo senso.
Parenti e amici lontani, ma tanta voglia di mettersi in gioco e divertirsi.
Non ci prendiamo in giro, uno dei fulcri dell’Erasmus è sì studiare all'estero, e su questo non si discute. Ma anche fare festa, perdersi in posti nuovi e affascinanti tipici di una realtà ignota, sperimentare cose nuove, anche facendo tante figuracce.
Il bagaglio più carico dev'essere quello con tutti gli aneddoti che racconteremo una volta tornati a casa. “Quella volta, a Praga, ho fatto…!

A patto di volervi tornare, naturalmente.

Perché non migliorarsi nelle lingue straniere?

Continuare il percorso universitario all'estero non giova solo dal punto di vista accademico e lavorativo, ma soprattutto personale. Per una volta, saremo noi ad essere “lui”, “lei”, “loro”. Stranieri. Se alle differenze socio-culturali aggiungiamo che non è facile interagire in un idioma che non sentiamo nostro rappresenta un problema non da poco.

Può spaventare l’idea di non riuscire a farsi comprendere e accettare, comprensibile.
Non è molto pratico girare con un dizionario tascabile o affidarsi totalmente a Google Translate. Un valido aiuto lo offre TeachCorner con i suoi tutor: inglese, francese, tedesco, cinese e molte altre lingue straniere non saranno più un grosso problema, sia in termini di creazione di una base salda che di perfezionamento. Inoltre, molti di loro hanno studiato all'estero e saranno disponibilissimi a dare feedback a riguardo.

Metti il coraggio in valigia

Se le lingue straniere non sono un problema per te, cosa stai aspettando?
Viaggiare è uno dei modi per essere felici. Se non lo si fa quando si è giovani e si ha l’opportunità di contare sulle agevolazioni previste dall’U.E, quando dovrebbe farsi?

Smettila di giocare a Fortnite, di rimuginare se la tua storia d’amore resisterà o meno ai 6 mesi all’estero e se il tuo cane sentirà la tua mancanza come Seymour con Fry in Futurama. Le cose importanti restano tali anche a migliaia di km.
Altrimenti, in caso contrario, vuol dire che non lo erano poi così tanto.
Mai dire no ad un’opportunità che ti può solo arricchire. Pensa a te, per una volta.

Informati, agisci, metti il coraggio in valigia e parti!