Università Italiane: matricole vs fuori corso

Il nuovo anno accademico è iniziato da pochissimo, pressappoco in tutte le Università Italiane. Che tu sia del sud, centro o nord, poco importa, ci sono delle condizioni che superano i confini geografici: matricole e fuori corso, ad esempio.

Le aule, i corridoi, le mense e perfino le biblioteche, accolgono queste due tipologie antipodi dell’ecosistema studentesco. Darwin ne avrebbe fatto uno studio a riguardo, senza dubbio. Anche se non possiamo definirci un “genio, miliardario, playboy, filantropo” come l’indimenticabile Tony Stark Tony Stark aka Iron Man, siamo in grado di cogliere aspetti peculiari di questi due mondi.

Due facce della stessa medaglia nelle università italiane

Le matricole le riconosci per la ricercata e attenta cura nel look, per quanto gli spostamenti con i mezzi lo permettano. Anche se hanno l’aria smarrita di chi non è ancora a proprio agio in un ambiente nuovo, scrutano con beffarda arroganza ogni anfratto dell’ateneo che li ospiterà solo per il tempo necessario per laurearsi nei tempi stabiliti, e con 110 e lode, ovviamente.

Forse anche il bacio accademico, ma non si vuole esagerare con la fantasia.
Parafrasando un noto detto, “Tutte le Università italiane sono paesi!”

Dicevamo, non sanno bene dove andare, dopotutto sono giovani pieni di speranza e alla ricerca dell’aula della lezione delle 12, che sicuramente avrà lo spazio necessario ad ospitare una moltitudine di altri studenti felici…

Ed è qui che il primo incontro tra matricole e gli altri avviene. Lo studente che ha subito l’upgrade supremo, divenuto quindi Studente Fuori Corso, adotta un look molto alla “scappato di casa”, giacché ha preso così tanta confidenza con il college che ha deciso di farla diventare una seconda dimora, in via ufficiosa chiaramente.

Sommo detentore di appunti e riassunti appartenuti ai più grandi conoscitori dell’arte calligrafica ed esperti di sintesi, il Fuori Corso guarda le giovani promesse del salto dell’appello con aria di sincera e dolce ingenuità, lasciandosi anche trasportare dai ricordi di quando anche lui era così piccolo e credulon…fiducioso.
Dopo una prima occhiata, le due tipologie di studenti tentano un approccio bidirezionale, con lo scopo di studiarsi a vicenda.

Chi dei due ha più da guadagnare?

L’allegra matricola potrebbe mettere le mani su materiale delle lezioni e informazioni importanti per riuscire a superare bene gli esami: “Com’è il prof all’esame?”, “E gli assistenti?” “Hai i libri?” “Ma ci sono alcune domande che fa sempre?” “Ma in tutte le università italiane funziona così...?”

Il Fuori Corso, se sta conoscendo le nuove matricole è perché deve rifrequentare quelle lezioni per le più svariate motivazioni, quindi necessita di carne fresca che stia al passo con i ritmi di cui lui è esacerbato. O magari ha un lavoro o sta concludendo la tesi e quindi sposta il suo tempo ed energie in altro. Come le ripetizioni targate TeachCorner, dove tantissimi (e certificati) tutor offrono le proprie competenze a prezzi vantaggiosi, coerenti con la povertà classica che ci si aspetta da un universitario.
Questi due mondi antipodi si sono incontrati, scrutati e confrontati.

Il tempo porterà benefici ad entrambi: le matricole capiranno a loro spese che il mondo delle Università Italiane (e straniere) non è rose e fiori, ci sarà da mandare giù bocconi amari e non è un difetto accettare di non superare un esame e ricorrere a ripetizioni private, segreterie studenti incapaci di essere d’aiuto e docenti alquanto… strani.
Il Fuori Corso si lascerà ammorbidire la sua armatura di amarezza e cinismo che ha costruito negli anni, ricordando che anche lui una volta aveva (e ha ritrovato), l’entusiasmo di essere un universitario.